giovedì 7 aprile 2011

Out of the night that covers me black as the pit from pole to pole I thank whatever gods may be for my unconquerable soul In the fell clutch of circumstance I have not winced nor cried aloud Under the bludgeonings of chance my head is bloody, but unbowed Beyond this place of wrath and tears looms but the horror of the shade and yet the menace of the years finds, and shall find me, unafraid It matters not how strait the gate how charged with punishments the scroll I am the master of my fate: I am the captain of my soul [William Earnest Henley]

mercoledì 9 marzo 2011

cara prof.,
si comincio questa lettera con un "cara" (non le sembra un po troppo pomposo cara?si usa sempre 'sto cara/o anche quando una persona non lo è per niente. divago si, è per prendere tempo, riordinare le idee, me stessa, quel che vorrei scriverle.)
è strano per me, abituata a scrivere su carta, vecchia, ingiallita, riciclata,plastificata.. scrivere una lettera per computer.
ci sono stati periodi in cui pensavo di non riuscire piu a respirare, mi faceva male anche quello, ci sono stati periodi in cui ho sopportato cosi tanto che non mi capacito di come sono riuscita a passarci.
eppure sono qui.
mi rivedo molto in lei, capace di andare avanti sempre a testa alta, di combattere.
sono stata invidiosa molte volte di quelle persone a cui scivola tutto addosso ma mi sembra che per loro la vita sia molto piu smeplice...e magari la pensa cosi anche lei.
comunque.
potrei parlarle della mia vita di come ho fatto e come non ho fatto.
potrei dirle che le cose andranno meglio.
potrei dirle anche che ora piove e non capisco se piove nei miei occhi o fuori.
potrei dirle che siamo qua tutti pronti a correrle in aiuto se avesse bisogno.
ora devo andare.
kate.

sabato 19 febbraio 2011

mi fai sentire come quando da bambina ho scoperto che si poteva volare.

giovedì 17 febbraio 2011


ti mostrerei
il mio tessuto organico.
ti mostrerei i punti lasciati dal mio passato perchè so che anche tu ne hai sulla pelle.
ti terrei chiuso nelle stanze del cuore come in una gabbia per non farti piu uscire.
te lo direi quando ti vedo in corridoio, quando mi tremano le gambe e anche salutarti è troppo, troppo poco, troppo molto e non so mai che fare.
te lo direi sottovoce che mi piaci, mi piacciono i tuoi tatuaggi.
ma mi fai perdere la voce, mi fai girar la testa.

martedì 25 gennaio 2011

credo che stanotte ti verrò a trovare, per curarti con le parole che non ti ho mai detto.
credo che stanotte ti verrò a rapire, per portarti nel mio regno nella mia wonderland per farti riscoprire una passaggiata sotto il sole, la pioggia sulla pelle, la luna, i gatti e tutto quanto.
credo che stanotte ti dirò quelle cose che le bambine di quattro anni chiedono al nonno, per capire il mondo che per loro è così grande.
tappami le vene con parole di poesia, o con parole, dette anche a caso perchè sto sanguinando.
lasciarsi sedici anni indietro in un attimo, non me l'ha chiesto nessuno.
ho tutti i motivi per non sentirmi pronta.
ne ho tutti i motivi.
e ora fanculo davvero a tutti porcodio.

domenica 23 gennaio 2011

se devo essere sincera, sono delusa, delusione da una mille lacrime.
se devo essere sincera non è la prima volta che sono delusa.
se devo essere sincera mi vien da vomitare, mi gira la testa ho le lacrime pronte a cadere.
se devo essere sincera vederti in quelle condizioni è una pugnalata nel cuore.
sognare che ti spegni e svegliarmi nel cuore della notte è una pugnalata al cuore.
vorrei donarti il mio sangue, ma ti prego tieni duro fino alla fine, ci sono qui io, soffro un po anche per te.
non andartene.
ho bisogno di te, come una nipote ha bisogno di un nonno.

venerdì 24 dicembre 2010

Dear Mr. President
Come take a walk with me
Let’s pretend we’re just two people and
You’re not better than me
I’d like to ask you some questions if we can speak honestly
What do you feel when you see all the homeless on the street.
Who do you pray for at night before you go to sleep.
What do you feel when you look in the mirror.
Are you proud?


[pink-dear mr president]